Internazionali, Francia: dal 2025 obbligo di comunicare le emissioni dei camion e stop agli euro V sopra 44 ton

Pubblicato il: 04 Dic 2024
Internazionali, Francia: dal 2025 obbligo di comunicare le emissioni dei camion e stop agli euro V sopra 44 ton

Confartigianato Trasporti informa che a partire dal gennaio 2025, tutte le aziende di trasporto su strada, sia di passeggeri che di merci, dovranno comunicare ai propri clienti le emissioni di gas a effetto serra (Gei) prodotte dai loro veicoli durante ogni servizio effettuato in territorio francese.

Il provvedimento non riguarda solo le aziende di trasporto locali, ma anche quelle straniere che operano sul territorio nazionale, rendendo la misura applicabile a tutte le operazioni di trasporto con origine e destinazione in Francia.

Ciò significa che un trasportatore estero che effettua consegne o servizi in Francia dovrà ottemperare a queste nuove disposizioni.
Già dall’anno 2013 le aziende di trasporto sono tenute a fornire informazioni sui livelli di emissione di anidride carbonica (CO2) relativi ai servizi offerti, mentre la nuova disposizione in rìeasame estende l’obbligo di trasparenza alle emissioni di tutti i gas a effetto serra, includendo anche altri inquinanti oltre alla CO2.

Per quanto concerne la modalità di comunicazione delle emissioni, la normativa non indica un formato unico, lasciando alle imprese una certa flessibilità. Tuttavia, l’informazione dovrà essere chiara e comprensibile.

La mancata o irregolare comunicazione comporta una sanzione fino a 3.000 euro. Il calcolo delle emissioni sarà effettuato in base alla quantità di energia consumata per ciascun viaggio, moltiplicata per un fattore di emissione specifico per ogni tipo di energia utilizzata.

Questi fattori di emissione, insieme a linee guida operative, saranno disponibili sul sito dell’Agenzia francese per l’Ambiente e la Gestione dell’Energia (Ademe).

Inoltre, dal 1° ottobre 2025 i veicoli industriali equipaggiati con motore Euro V o di classe inferiore non potranno superare la soglia delle 40 tonnellate di massa complessiva.
Pertanto, solamente i veicoli Euro VI potranno raggiungere le 44 tonnellate.

Fino al 30 settembre 2025 è previsto un periodo transitorio per consentire agli autotrasportatori di adeguarsi alle nuove normative, durante il quale potranno circolare camion con massa superiore a 40 tonnellate immatricolati dopo il 1° ottobre 2009 e conformi almeno alla normativa Euro V.

Chiunque dalla data del 1° ottobre 2025 violi il divieto di circolazione con camion Euro V sopra le 40 tonnellate sarà soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria che ad oggi non è stata ancora definita ma che comunque potrebbe avere un importo pesante e coinvolgere anche gli autisti.
Per esempio, le attuali sanzioni per chi viola le restrizioni alla circolazione possono arrivare a 3.750 euro per le imprese e a 750 euro per l’autista, più decurtazione o addirittura sospensione della patente.

Si ricorda che la Francia ha aumentato la massa complessiva dei veicoli industriali a 44 tonnellate nell’anno 2013, imponendo però l’adozione del quinto asse per gli autoarticolati che superano le 40 tonnellate (mentre inizialmente era previsto addirittura il sesto asse, mai entrato in vigore).
Però i veicoli sopra le 40 tonnellate devono avere le sospensioni pneumatiche e almeno un motore Euro V.

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